Il luogo comune per eccellenza è che non ci sono più le mezze stagioni ma la saggezza dei detti popolari difficilmente sbaglia e trova ulteriori conferme in questo periodo strano, socialmente, economicamente e meteorologicamente parlando.
Per questo, con l’eplosione del caldo e di una primavera incipientemente tracimata verso temperature estive, la necessità di provvedere al “cambio di stagione” così repentinamente, mi ha portato a chiamare la boutique di via Bissolati di Sartoria Rossi dove la voce rassicurante della gentilissima signora Piera, mi ha rassicurato: le nuove collezioni primavera estate sono già tutte presenti, con giacche sfoderate, fresche e leggere, da abbinare a pantaloni in cotone dai colori vivaci, in tagli semplici o più impegnativi come il doppio petto che, per questa stagione, voglio provare ad indossare, magari in abbinamento ad un tessuto poco impegnativo per smorzarne l’importanza del taglio. E così, un bel sabato mattina abbiamo raggiunto, Erika ed io, la boutique, colma di clienti di ogni tipo: nella sala al primo piano la coppia di promessi sposi che, ormai prossimi all’evento, completava con la scelta dell’abito per “lui”, il lungo percorso dell’organizzazione delle nozze. Ed è sempre bello per noi che le conosciamo bene per averle vissute mille volte, percepire le vibrazioni di una coppia che si affaccia alla vita insieme, sentire l’emozione della futura sposa nell’immaginare il suo compagno quando, vestito nel meraviglioso tight che sta provando, la attenderà ai piedi dell’altare. Altra tipologia di clienti quelli nel salone centrale: maturi e giovani business-man sceglievano completi più formali per le attività lavorative di ogni giorno e abiti spezzati, più colorati, per il weekend o le giornate professionalmente meno impegnative e, in ognuna delle varie alternative, classiche o informali che fossero, abbiamo riscontrato la solita maniacale attenzione del personale della Buotique per ogni dettaglio di personalizzazione dell’abito. La grande capacità di enfatizzare le peculiarità di ogni cliente, valorizzandone le linee e nascondendo i piccoli problemi di forma con i quali ognuno di noi combatte, elementi di stile consigliati, quasi sussurrati, con discrezione e sensibilità. Suggerimenti che non vengono mai a caso: una giacca troppo lunga che non si addice ad una statura non troppo elevata, la lunghezza della manica che deve far sempre intravedere “un dito e mezzo” di camicia, la lunghezza del risvolto o la larghezza del pantalone, sempre suggeriti discretamente per valorizzare al meglio le singole fisicità, pur nel rispetto delle ultime tendenze. Per me ho accolto con piacere il suggerimento di provare diverse giacche sfoderate, lasciando per un attimo gli abiti da lavoro più formali: abbiamo scelto un blazer con abbottonatura a doppio petto, in tessuto di ispirazione ”jeans”, con dettagli chiari, asole bianche e bottoni in osso beige, da abbinare ad un pantalone color crema, con taglio dritto a sigaretta e risvolto da 4 cm. Una fresca camicia in un tenue azzurro ed una cravatta in seta gialla con piccoli elementi decorativi sui toni dell’azzurro, hanno completato il look che sfoggerò alla prossima occasione. Informale ma elegante, non impegnativo ma di grande stile, un look davvero accattivante quello costruito grazie agli amici di Sartoria Rossi con i quali fissiamo già il prossimo appuntamento: ho puntato un completo dai colori cangianti molto, molto interessante!.